sabato 10 ottobre 2009

Comprare un appartamento in Egitto... ma come?


Qualche utente, navigando per nel web 2.0 e di passaggio nella nostra blogosfera, mi ha contattato chiedendomi con "quale coraggio" abbiamo acquistato un appartamento in un Paese così lontano come l'Egitto, non sapendo come muoversi dal punto di vista burocratico.
Forse è il momento di dire qualcosa di vero, qualcosa che pochi hanno il coraggio di ammettere...ma stiamo diventando xenofobi (o razzisti)? Scusate, mi verrebbe da dire, ma quando acquistate in Costa Azzurra lo fate senza informarvi prima?
Certo, l'Egitto è un Paese culturalmente diverso dal nostro, ma quanti italiani vanno in Mar Rosso o alla riscoperta degli antichi tesori navigando il Nilo senza preoccuparsi minimamente di queste differenze? E perché, allora, mi pare di sentire una nota stonata in domande di questo tipo?

Devo ammettere, al di là delle premesse, che è stata (ed è ancora) un'avventura e che non avevamo grandi certezze quando l'abbiamo intrapresa, ci ha guidati questo incredibile ed inspiegabile amore per Marsa Alam, astro nascente del turismo, ed una fiducia innata nel prossimo.

Non è tutto oro quello che luccica, non nascondiamo che ci sono ostacoli lungo il percorso e problemi ancora da risolvere, quindi a chi ci chiede "ma cosa devo fare se voglio acquistare anch'io un appartamento in Egitto?" la prima cosa che mi sento di suggerire è di fare molta attenzione prima di firmare qualsiasi documento impegnativo (come un contratto preliminare) e, in ogni caso, non firmare alcun documento - ergo versare acconti - senza avere prima affidato la pratica ad uno studio legale egiziano o esperto nel campo immobiliare internazionale (cosa che magari non facciamo quando acquistiamo in Italia).

Poi, se si acquista su progetto, quindi su "promesse", attenzione a farsi mettere tutte le promesse all'interno del contratto, ma anche questo è simile a quanto potremmo fare se acquistassimo in Costa Azzurra, giusto?

Prossimamente nuovi consigli ma, in caso di urgenze, potete sempre contattarci via email!

giovedì 8 ottobre 2009

We miss Marsa Alam, and you?


Rieccoci qui, con i primi brividi perché la temperatura scende timidamente sotto i 20°, mentre i nostri amici ancora a Marsa Alam ci raccontano incredibili giornate di caldo con splendide serate al fresco! Che invidia...
Com'è trascorsa quest'estate 2009? Un clima stupendo, appena più caldo dello scorso anno, ed un lieve calo di turisti visibile nelle strutture ma con un aumento di turisti in visita nella città di Marsa Alam, alla ricerca di souvenir e prodotti tipici.
Il nostro amico dugongo, aimé, non era più nella sua solita baia di Abu Dabab, si mormora che sia fuggito per lo stress da snorkelisti con la mania di mettergli le mani addosso o impedirgli di uscire a respirare e temiamo che tutto questo sia assolutamente... vero!

La città, quella vera, a 60 Km a sud dall'aeroporto, continua invece a crescere, migliorata la viabilità, nuovi negozi e nuovi locali hanno aperto i battenti e sono aumentati i cantieri, evidenti indicatori di volontà di realizzare il sogno di una "perla" nel Mar Rosso!
Non è tutto oro quello che luccica, vorrei quindi parlare di alcuni problemi che da turisti "consapevoli" dovremo, prima o poi, considerare anche nostri.
Per noi che viviamo al di fuori delle mura protette di un villaggio e trascorriamo piacevoli giornate in compagnia di persone squisite che lavorano nel settore turistico, alla lunga diventa facile anche affrontare argomenti scomodi, come le difficoltà "reali" che oggi devono superare gli egiziani che lasciano le grandi città per trovare lavoro a Marsa Alam.
Non essendoci molte abitazioni disponibili i prezzi degli affitti sono alti, ed i beni di prima necessità sono più costosi rispetto alle grandi città (come Luxor, Hurghada, Alessandria, Cairo), quindi spesso si trasferiscono a Marsa Alam da soli, condividono appartamenti piccolissimi e devono stare mesi e mesi lontani dalle loro famiglie.
Tutto regolare, direte voi, ma diventa un po' strano quando si pensa che per bere un caffè in uno dei villaggi dove proprio loro coccolano i turisti si può arrivare a spendere anche 3 euro! E considerate che con 15 caffè pagate uno stipendio per un mese...
Qualcosa non torna, giusto? E' chiaro che il turismo in quest'area sta portando dei benefici, ma per la gente che ci lavora ad oggi i problemi rischiano di superare i vantaggi.... e nessuno dei turisti pare accorgersi di questo incredibile dislivello.

Noi vogliamo essere osservatori attenti di quella realtà fuori dai villaggi, e vogliamo raccontarvela con l'affetto con il quale la viviamo, con la passione che ci ha spinti a inseguire questo sogno, e con la certezza che chi legge questo blog voglia arrivare a capire quale mondo possa esserci fuori dal gogamigoga... e, magari, tentare di fare un soggiorno in Egitto/ Mar Rosso proprio alla scoperta della parte più autentica di questo splendido Paese! :-)

Alcuni amici mi chiedono spesso "ma come fai ad andare giu' da sola, non hai paura?".. Paura? Ma scherzate? Io non mi sono mai sentita cosi' tranquilla neanche in Italia, paura di cosa? Ho un appartamento vicino al mare, noleggio un'automobile e sono libera di muovermi e andare dove voglio, a poche centinaia di metri dal mio appartamento la città mi offre tutto quello di cui ho bisogno, mi sforzo di imparare qualche parola di arabo per farmi capire anche da chi non parla italiano o inglese ed ogni volta conosco persone nuove, interessanti, con le quali affronto conversazioni affascinanti e mi avvicino sempre di più alla loro cultura con attenzione, apertura, curiosità. Paura? Quella che ho in Italia e che mi costringe a barricare la casa quando parto per le vacanze... quella è paura!

Altri invece mi chiedono "e per il mangiare come fai?" ... Ma che domande! Non ho mai mangiato così bene, credetemi, frutta e verdura hanno sapori indescrivibili, ed alcune loro specialità sono strepitose...... Insomma, si sopravvive anche senza la pasta Barilla, basta mangiare la pasta Regina che è buonissima! E' un'esperienza diversa, sicuramente, ma più autentica, e non è necessario essere supereroi per viverla!

Oggi chiunque può provarla, sono molte le realtà anche made in Italy che offrono appartamenti in affitto (oltre al nostro residence) per una o due settimane, con servizi di ogni genere, provare per credere!